The Ritsu's vibez Podcast

Sistemi Rappresentazionali: Rivoluziona la tua capacità di comunicare

December 05, 2023 Ritsu Aikido Season 1 Episode 8
Sistemi Rappresentazionali: Rivoluziona la tua capacità di comunicare
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Sistemi Rappresentazionali: Rivoluziona la tua capacità di comunicare
Dec 05, 2023 Season 1 Episode 8
Ritsu Aikido

Cosa succederebbe se vi dicessi che esiste un sistema infallibile per una comunicazione efficace, un metodo che utilizza i cinque sensi e si chiama "sistemi rappresentazionali"? Una volta appreso questo sistema avrete l'abilità di stabilire maggiore fiducia e creare relazioni senza sforzo. Nell'episodio di oggi, vi svelo la potenza dei sistemi rappresentazionali. Condividerò la mia esperienza di come ho applicato questo metodo non solo nella pratica dell'aikido, ma anche nella mia vita quotidiana.

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E se siete a Roma vi aspettiamo in dojo! Tutte le info qui https://kohakuaikidoroma.com/

Per approfondire:
Sistemi Rappresentazionali: I sistemi rappresentazionali sono le modalità sensoriali attraverso le quali si dà significato all’esperienza individuale. Le informazioni vengono raccolte attraverso tutti i canali, ma sono elaborate attraverso alcuni canali sensoriali privilegiati seguendo una determinata strategia. Ogni essere umano si rappresenta il mondo privilegiando uno dei tre canali (visivo; uditivo; cenestesico;), il quale diverrà il suo sistema rappresentazionale della realtà primario.
PNL: La programmazione neurolinguistica è un approccio pseudoscientifico alla comunicazione e un sistema di "life coaching", "self-help" e "counseling", definito da alcuni suoi promotori come «un approccio alla comunicazione, allo sviluppo personale e alla psicoterapia», ideato in California negli anni settanta del XX secolo da Richard Bandler e John Grinder.
Elio Germano: attore e regista teatrale italiano. Nel corso della sua carriera, ha ottenuto, tra gli altri premi, quattro David di Donatello per il miglior attore protagonista per Mio fratello è figlio unico, La nostra vita, Il giovane favoloso e Volevo nascondermi
Tanden: 丹田 sedi naturali in cui si localizza il 氣 Ki (spirito) e sono tre. Queste non sono però delle vere e proprie sedi fisiche, materiali, corporee, ma sono dei punti virtuali dove viene localizzata la cosiddetta presenza mentale del praticante.
Koan: 公案 è un’affermazione o domanda paradossale utilizzata nel Buddismo Zen giapponese come tecnica di meditazione per i novizi, in particolare nella scuola Rinzai.

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Cosa succederebbe se vi dicessi che esiste un sistema infallibile per una comunicazione efficace, un metodo che utilizza i cinque sensi e si chiama "sistemi rappresentazionali"? Una volta appreso questo sistema avrete l'abilità di stabilire maggiore fiducia e creare relazioni senza sforzo. Nell'episodio di oggi, vi svelo la potenza dei sistemi rappresentazionali. Condividerò la mia esperienza di come ho applicato questo metodo non solo nella pratica dell'aikido, ma anche nella mia vita quotidiana.

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Per approfondire:
Sistemi Rappresentazionali: I sistemi rappresentazionali sono le modalità sensoriali attraverso le quali si dà significato all’esperienza individuale. Le informazioni vengono raccolte attraverso tutti i canali, ma sono elaborate attraverso alcuni canali sensoriali privilegiati seguendo una determinata strategia. Ogni essere umano si rappresenta il mondo privilegiando uno dei tre canali (visivo; uditivo; cenestesico;), il quale diverrà il suo sistema rappresentazionale della realtà primario.
PNL: La programmazione neurolinguistica è un approccio pseudoscientifico alla comunicazione e un sistema di "life coaching", "self-help" e "counseling", definito da alcuni suoi promotori come «un approccio alla comunicazione, allo sviluppo personale e alla psicoterapia», ideato in California negli anni settanta del XX secolo da Richard Bandler e John Grinder.
Elio Germano: attore e regista teatrale italiano. Nel corso della sua carriera, ha ottenuto, tra gli altri premi, quattro David di Donatello per il miglior attore protagonista per Mio fratello è figlio unico, La nostra vita, Il giovane favoloso e Volevo nascondermi
Tanden: 丹田 sedi naturali in cui si localizza il 氣 Ki (spirito) e sono tre. Queste non sono però delle vere e proprie sedi fisiche, materiali, corporee, ma sono dei punti virtuali dove viene localizzata la cosiddetta presenza mentale del praticante.
Koan: 公案 è un’affermazione o domanda paradossale utilizzata nel Buddismo Zen giapponese come tecnica di meditazione per i novizi, in particolare nella scuola Rinzai.

(0:11) What's up cuties, questo è The Ritsu’s Vibez Podcast e se state cercando quell'attimo (0:17) di ispirazione che arriva quando meno te lo aspetti, allora siete nel posto giusto. (0:22) In questo spazio parliamo di quello che ci accade ogni giorno attraverso una lente speciale, (0:27) la via marziale dei samurai, che quel genio di Ueshiba Morihei ha trasformato (0:31) nell'arte dell'Aikido. Come? Non sapete di che parlo? Allora rimanete con me.

(0:44) Volete spiegare qualcosa di importantissimo a qualcuno che conta davvero tanto per voi e (0:49) volete quindi essere certi che il messaggio passi esattamente come avete deciso? Ma un momento, (0:55) come fate a verificarlo? E se vi dicessi che c'è un sistema infallibile per una comunicazione (1:00) efficace? E' un metodo che utilizza i cinque sensi e si chiama Representational Systems. Let's go! (1:13) Sapevate che una volta identificato il Representational System o sistema (1:17) rappresentazionale primario di qualcuno, potete sfruttarlo a vostro piacimento per (1:22) migliorare le vostre abilità di comunicazione? Lavorando sul sistema rappresentazionale del (1:26) vostro interlocutore potete stabilire maggiore fiducia e relazioni senza sforzo. Ci ho messo (1:31) veramente anni di coaching per capire come applicarlo, non solo nella pratica dell'Aikido (1:35) ma anche nella mia vita di tutti i giorni, e ho pensato che potesse essere veramente utile (1:38) parlarne.

Nell'Aikido è essenziale capire la persona di fronte a noi. Anche se la nostra (1:43) comunicazione è principalmente fisica, abituarsi ad essere toccati e toccare un partner può (1:48) richiedere molto tempo. Perciò un elemento fondamentale per me è stato capire come la (1:53) persona di fronte a me gestisce i suoi sensi e di conseguenza il suo approccio alla realtà (1:57) circostante.

Perché ognuno di noi ha un senso favorito e un senso con il quale comunica. A (2:02) volte ce ne rendiamo conto inconsciamente ma in realtà si tratta di qualcosa che ha un approccio (2:06) scientifico molto strutturato. Conoscevate già i sistemi rappresentazionali? Beh proviamo a dare (2:11) una definizione.

Prendono il nome dei sistemi rappresentazionali le modalità attraverso cui (2:15) le persone codificano, organizzano e attribuiscono un significato alle esperienze acquisite attraverso (2:20) i sensi. È per mezzo dei sistemi rappresentazionali che le persone creano la loro mappa del territorio (2:25) e quindi la loro realtà. Questo concetto proviene dalla PNL o programmazione neurolinguistica che è (2:30) un modello di studio della comunicazione intrapersonale e interpersonale il cui obiettivo (2:34) è permettere agli individui di raggiungere il modo più efficace di comunicare e di relazionarsi.

Ho (2:39) studiato un po' di PNL e sue applicazioni durante il corso di coaching. Per me era fondamentale (2:45) diventando insegnante di Aikido non proiettare la mia mappa mentale e le mie aspettative sui (2:50) miei allievi. Volevo essere il più possibile neutra e capace di analizzare oggettivamente i (2:55) loro bisogni.

La cosa peggiore che possiamo fare è trattare i nostri allievi come un'estensione di (2:59) noi stessi e pretendere che facciano delle cose come noi ci aspettiamo che è sostanzialmente l'errore. (3:06) Come insegnante io volevo essere un punto di riferimento che non creasse delle pressioni (3:12) negative. Ho ritenuto fondamentale approfondire invece alcuni stili del coaching e nell'ambito (3:17) di questo studio ho potuto sviluppare diverse metodologie che utilizzo ogni giorno in dojo e (3:22) che ognuno di noi dovrebbe utilizzare nella sua vita di tutti i giorni.

I sistemi rappresentazionali (3:27) mi hanno sempre colpito proprio perché sul tatami sono i corpi che parlano. Il modo con cui parlano (3:32) ci qualifica come persone. Vedere quindi che conoscere il sistema rappresentazionale cioè il (3:37) senso con cui il nostro interlocutore vede la realtà poteva cambiare radicalmente il mio modo (3:41) di comunicarci è sembrato estremamente interessante e soprattutto estremamente utile da condividere con (3:46) voi.

Quindi proviamo ad entrare nel merito. Le esperienze che viviamo sono lette e valutate (3:50) dal nostro cervello attraverso i cinque sensi e quindi appunto come dicevamo ognuno di noi (3:54) ha un sistema rappresentazionale dominante legato a un senso specifico e tutto ciò che viviamo sarà (4:00) quindi comunicato prestando maggiore attenzione a un senso specifico. 
I sistemi rappresentazionali (4:05) sono sostanzialmente tre: visivo uditivo cinestetico. Sistema rappresentazionale visivo: sono persone che (4:12) parlano molto velocemente, hanno bisogno di interagire e di farvi capire, di darvi una montagna (4:18) di informazioni tutte insieme perché loro devono comunicare, devono comunicare velocemente, alzano la voce perché più parli velocemente più alzi la voce e respirano superficialmente (4:28,) usano un linguaggio visivo tipo: hai visto questa cosa, tienimi d'occhio questo, vorrei capire la tua (4:34) visione su questo argomento, le loro parole chiave sono vedere oscurare concentrarsi visione guardare (4:43) dare un'occhiata osservare immaginare ammirare.

Spesso memorizzano vedendo immagini e sono poco (4:51) distratti dai rumori sono poco sensibili ai suoni ricordano con difficoltà le istruzioni fornite (4:56) loro verbalmente perché le loro menti tendono a vagare. Vi riconoscete? Qualcuno di voi probabilmente (5:01) già si riconosce. 

Sistema rappresentazionale uditivo, queste sono persone che parlano a un (5:06) ritmo moderato con un tono medio e modulato respirazione diaframmatica quindi non superficiale (5:12) non nella parte alta dei polmoni ma più bassa verso quello che noi chiamiamo tanden il centro (5:18) del nostro dorso, hanno un tono armonioso e ascoltano suoni parole storie e come parlano (5:25) loro ci parlano con... ehi ma come ti suona questo? Ascolta qui! Questa cosa mi risuona proprio.

Le loro (5:33) parole chiave sono sentire risuonare armonia dire dialogo parlare gridare silenzio annunciare suono (5:43) tono melodia chiamare sussurrare concerto e dialogo. Le persone uditive quando parlano con (5:51) qualcuno spostano spesso gli occhi lateralmente e respirano appunto a metà del petto parlano (5:56) spesso da sole e possono essere facilmente distratte dai rumori alcune muovono persino le (6:01) labbra quando parlano da sole possono ripeterti facilmente le cose imparano ascoltando e di (6:06) solito amano la musica e parlare al telefono memorizzano per passaggi per procedure loro (6:11) hanno delle sequenze alle persone uditive piace sentirsi dire come stanno facendo e rispondono (6:17) a un certo tono di voce o un insieme di parole saranno interessati a ciò che hai da dire sul (6:21) tuo programma e la loro comunicazione e la comunicazione verbale sarà fondamentale ovviamente (6:27) non ve l'ho imitato il tono di voce che saliva, scendeva, eccetera perché io sono la personificazione (6:32) del sistema uditivo; praticamente qualunque cosa che faccio è: ma ti suona? quando l'ho letto (6:39) mi sono detta: mi hanno guardato dall'alto di nascosto!

Sistema cinestetico: queste sono persone che (6:45) parlano lentamente, hanno un tono basso e respirazione addominale profonda, vivono le (6:54) sensazioni in relazione alle cose vogliono mettere le mani loro dicono cose come: dammi (7:01) la tua impressione, ma che sensazione hai, voglio avere le mani in pasta in questa cosa.
Parole (7:07) chiave sentire tirare caldo toccare afferrare pesante consistenza viscoso presa morbido urgente (7:18) impatto.
Trascorreranno anche loro parecchio tempo parlando da sole. Praticamente un mondo di pazzi!
Vogliono sapere (7:23) se il tuo programma ha senso, bisogna concedergli il tempo per spiegare cosa si sta facendo e il (7:30) perché delle nostre domande la loro capacità paradossalmente è molto logica e analitica e (7:36) cercano chiarimenti e comprensioni. Dico paradossalmente perché chi si fa guidare dal corpo di solito (7:41) potrebbe sembrarci più istintivo invece no loro vogliono entrare 100% corpo e mente in quello che (7:47) fanno.
Il cinestetico è la personificazione per esempio del mio maestro di Aikido, vedendo la (7:52) descrizione vedo proprio la sua immagine, la sua parlata molto cadenzata molto lenta, il fatto che (7:58) passasse attraverso il movimento per ogni cosa.
Provate a pensarci: come sono le persone che (8:02) conoscete e che sistema rappresentazionale usano, perché nel momento in cui ci rendiamo conto di (8:08) qual è il nostro sistema rappresentazionale, ci rendiamo conto di come comunichiamo di come (8:13) parliamo, come presentiamo la realtà agli altri, perché cambia parecchio dirti: "come ti suona questa (8:18) cosa", dal dirti: "tu come la vedi". Cambia la visione che noi ne abbiamo; "come mi suona" per esempio per (8:25) me ha immediatamente una connotazione emotiva, la devo sentire a livello di pelle perché cambia (8:32) radicalmente. Per esempio io sono un'uditiva perciò se tu mi dici "come la vedi" io mi fermo (8:39) alla logica, mi faccio una schema mentale, appunto, cerco di vedere quella cosa e (8:44) cercare di capirla come mi viene presentata ma se qualcuno mi dice "ti suona questa cosa" il cervello (8:49) viene bypassato e si va subito nella sfera emotiva; diventa un modo empatico di chiedermi (8:54) come percepisco quella situazione quindi siccome sono un tipo logico mi farò comunque uno schema (8:58) nella testa ma mentre "come la vedo" mi fa fermare all'aspetto strutturale della cosa in sé, "come mi (9:06) suona" mi fa diventare parte di quella cosa cioè va ad agire anche sulla mia sfera emotiva e lo (9:12) dico a istinto, vi sto facendo un esempio che non mi ero preparata, ci sto pensando adesso (9:16) nel momento in cui ve lo dico ed è assolutamente così la differenza è la sfera emotiva, quindi se (9:20) conosciamo il nostro sistema rappresentazionale saremo in grado di capire come comunichiamo con (9:26) gli altri e ovviamente se capiamo il sistema rappresentazionale degli altri saremo in grado (9:32) di presentare le cose nel modo più efficace per noi.

Una cosa molto interessante, fra l'altro, da (9:38) notare è questa; se ci rendiamo conto del sistema rappresentazionale del nostro interlocutore (9:43) possiamo adattare il nostro linguaggio alle sensazioni a cui lui è più sensibile in modo (9:48) che il nostro messaggio gli venga comunicato come se fosse il suo. Nel momento in cui lui (9:52) emotivamente sente il senso del nostro messaggio empatizzerà con questo messaggio lo farà proprio (9:59) quindi sarà molto più semplice far passare il nostro pensiero ed essere compresi. Ovviamente (10:05) questo non vuole essere un modo per fregare l'interlocutore: ora questa cosa la dico così (10:10) almeno fa come dico io dai eh! 
Cioè l'idea non è quella l'idea, è che non so se vi siete (10:16) accorti ma noi sostanzialmente parliamo da soli, noi non abbiamo veramente degli interlocutori, (10:20) ognuno di noi ha il suo personale monologo con cui vive la sua vita. Questa cosa l'ho notata una (10:25) volta: avevo quest'allieva in dojo eravamo legatissime e quello che le dicevo in dojo (10:31) molto spesso le risuonava anche nella vita di tutti i giorni cosa di cui io ero felicissima (10:34) perché desideravo proprio guidarla su alcune problematiche che aveva in quel periodo e poterle (10:40) dare degli spunti di riflessione e un giorno viene e mi fa: "comunque la cosa che hai detto ieri (10:45) è fantastica perché ma mi ha veramente aperto gli occhi e ho capito questo (10:50)" e io ho detto: "ma che davvero, no perché in realtà quello che io intendevo era tutt'altro ma che trip che ti sei fatta" (10:59) e quindi in realtà mi sono resa conto che io avevo detto delle cose in dojo comunicando un certo messaggio e (11:06) i miei allievi avevano ognuno capito quello che voleva capire di quel messaggio che stavo dando (11:12) adattandolo alle loro vite ma addirittura al punto di pensare qualcosa a cui non avevo minimamente (11:18) pensato e questo che ci piaccia o no è quello che succede tutti i giorni. Noi parliamo con i nostri (11:23) interlocutori ma in realtà fino a che punto siamo capiti? Quando troviamo qualcuno che ci (11:27) riesce veramente è quel momento in cui si parla di affinità elettive, di anime gemelle, eccetera (11:32).

Il sistema rappresentazionale è un modo per avvicinare le nostre comunicazioni per colmare questa voragine (11:39) che comunque c'è non possiamo fare finta che non esista e possiamo continuare con il nostro (11:43) personale monologo che poi rappresenta anche un po’ il nostro koan per dirla con le parole delle (11:48) arti marziali. La grande difficoltà della nostra vita: parliamo da soli siamo. fondamentalmente da (11:53) soli.  viviamo da soli.  nasciamo da soli. moriamo da soli ma siamo animali sociali. vogliamo. vogliamo (11:59) essere insieme e quindi cerchiamo di comunicare ma fondamentalmente non ci riusciamo. Cioè a cosa (12:04) serve l'aikido e cosa serve tutta questa attenzione che riversiamo nel conoscere meglio noi stessi, le (12:10) arti marziali, le discipline orientali insomma tutta questa corrente che va avanti benissimo negli (12:16) ultimi anni? Perché abbiamo la necessità di sentire che ci siamo, di sentire che stiamo facendo qualcosa (12:22) di concreto, che qualcuno ci sta capendo ma è difficile, sono percorsi che durano tutta una (12:27) vita e magari non ci riusciamo affatto quindi queste sono piccole modalità, il sistema (12:32) rappresentazionale come tante altre, per provare ad avvicinarci un po’, a capirci un po’, a metterci nei (12:38) panni degli altri come diceva per esempio Elio Germano: tutti dovrebbero studiare recitazione (12:42) perché mettersi nei panni di qualcun altro ci renderebbe persone migliori. Quanta verità, concordo (12:47) pienamente e questa logica del teatro è un po’ la stessa dell'aikido, essere non solo noi ma noi (12:54) verso l'altro. Il sistema rappresentazionale  è una modalità molto pratica, perché come sapete io (13:00) odio i trip mentali sulla scoperta e le illuminazioni cosmiche universali, invece questo (13:06) è un modo molto pratico per cercare di capire meglio il nostro interlocutore.
E voi che ne pensate? (13:12) Qual è il vostro sistema rappresentazionale? Commentate il post dell'episodio su instagram (13:15) e fatemi sapere se questo episodio vi ha dato spunti di riflessione e se scoprire il vostro (13:22) sistema rappresentazionale ha cambiato qualcosa nel vostro modo di comunicare e lasciatemi un (13:26) dm in modo da suggerirmi idee per i prossimi episodi e poter sviluppare insieme i prossimi (13:31) contenuti. Soprattutto se vi interessa scoprire il vostro sistema rappresentazionale con un test (13:37) affidabile e completo mandatemi un dm in cui mi chiedete il test per scoprire il vostro sistema (13:42) rappresentazionale e vi invierò quello che ho fatto io a suo tempo durante il mio percorso (13:47) di coaching.
Grazie per essere stati con me e al prossimo episodio. 

Intro
Come migliorare la capacità di comunicare
Cosa sono i Sistemi Rappresentazionali
Visivo
Uditivo
Cinestetico
Perchè è fondamentale conoscere i Sistemi Rappresentazionali
Outro