The Ritsu's vibez Podcast

Aikido mindset: naviga le difficoltà come farebbe una vela

November 14, 2023 Ritsu Aikido Season 1 Episode 3
Aikido mindset: naviga le difficoltà come farebbe una vela
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Aikido mindset: naviga le difficoltà come farebbe una vela
Nov 14, 2023 Season 1 Episode 3
Ritsu Aikido

Ma come si affrontano le difficoltà? Beh, basta fare come farebbe la vela...se non prende il vento correttamente, la barca rallenta. Se è bucata, la barca non si muove. Le vela deve accogliere il vento completamente per far muovere la barca. Questo è esattamente ciò che deve fare uke, colui che riceve la tecnica in Aikido. In questa puntata, scopriremo come essere degli uke ideali nella nostra vita di tutti i giorni e dato che non siamo sul tatami a sperimentare, lo capiremo con la metafora della vela. Ready?

Commentate il post su Instagram e lasciatemi un DM con i vostri suggerimenti o le vostre richieste per i prossimi episodi.
Instagram: Ritsu_Aikido
More connections to come! Stay tuned!

Per approfondire (commentate per una descrizione dettagliata di questi termini e i relativi ideogrammi):
Dojo: 道場 il luogo ove studiamo la Via, l'Aikido
uke: 受けcolui che riceve le tecniche in Aikido, l'allievo di solito più esperto
tori: 取りcolui che esegue la tecnica in Aikido

Enjoy!

Per chi è a Roma, vi aspetto in dojo per provare col vostro corpo questa magnifica arte: www.kohakuaikidoroma.com

Show Notes Transcript Chapter Markers

Ma come si affrontano le difficoltà? Beh, basta fare come farebbe la vela...se non prende il vento correttamente, la barca rallenta. Se è bucata, la barca non si muove. Le vela deve accogliere il vento completamente per far muovere la barca. Questo è esattamente ciò che deve fare uke, colui che riceve la tecnica in Aikido. In questa puntata, scopriremo come essere degli uke ideali nella nostra vita di tutti i giorni e dato che non siamo sul tatami a sperimentare, lo capiremo con la metafora della vela. Ready?

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Per approfondire (commentate per una descrizione dettagliata di questi termini e i relativi ideogrammi):
Dojo: 道場 il luogo ove studiamo la Via, l'Aikido
uke: 受けcolui che riceve le tecniche in Aikido, l'allievo di solito più esperto
tori: 取りcolui che esegue la tecnica in Aikido

Enjoy!

Per chi è a Roma, vi aspetto in dojo per provare col vostro corpo questa magnifica arte: www.kohakuaikidoroma.com

Oggi parliamo dell’essere come una vela. Ma in che senso? Eh, avete mai visto come si comporta la vela con il vento? Beh, è una metafora perfetta di come dovremmo comportarci quando ci troviamo in difficoltà. Let’s go!

Una volta il maestro a lezione di aikido ci disse: dovete ricevere le tecniche come se foste una vela. Questo è stato uno degli esempi più efficaci che ho ascoltato rispetto all’esecuzione delle tecniche di aikido perché in effetti si tratta di una metafora perfetta. Chi di voi è andato in barca almeno una volta lo sa: se il vento non riempie la vela la barca non può navigare correttamente. Il fatto è che questa è anche una metafora per la vita di tutti i giorni, non si tratta solo di ricevere le tecniche di aikido ma di ricevere qualunque cosa nella nostra vita. Proviamo a pensarci: veniamo aggrediti fisicamente, veniamo aggrediti verbalmente, dal nostro compagno, dal nostro capo, da un collega antipatico, da un passante, da una persona mentre facciamo la spesa, le situazioni sono infinite. O veniamo aggrediti da una situazione, riceviamo una brutta notizia, ci cambiano i piani all’improvviso, dobbiamo fare una cosa che proprio non abbiamo voglia di fare, quale è la reazione che abbiamo di solito? Aprire il petto e le braccia alle difficoltà o alla cosa che proprio non vogliamo fare? no, purtroppo non è così. Ci rannicchiamo su noi stessi, fisicamente e metaforicamente e ci chiudiamo completamente. Nella migliore delle ipotesi accettiamo di fare quello che dobbiamo fare, accettiamo l’attacco, accettiamo la situazione ma almeno una parte del nostro corpo resta rigida. Proviamo a pensarci, qualcuno ci attacca, non entriamo in quell’attacco completamente, irrigidiamo come minimo il corpo, almeno per la tensione. Qualcuno ci attacca verbalmente, ci chiudiamo completamente, la nostra testa si chiude, le nostre reazioni si spengono, pensiamo solo a come possiamo rispondere. Abbiamo una brutta notizia? Cominciamo a pensare: “che rottura di scatole” o “perché proprio a noi”. Ma non siamo aperti a ricevere qualcosa che non ci aspettiamo. Per questo fare aikido è così interessante perché fisicamente proviamo sul tatami esattamente quello che ci accade ogni giorno e proviamo a gestirlo nella maniera corretta. e allora cosa c’entra la vela? Perché questo è esattamente il principio di uke. O ruoli nell’aikido sono due, tori e uke, tori esegue la tecnica e uke la riceve ma uke deve fare proprio questo: ricevere completamente il movimento del compagno senza irrigidirsi. Se si irrigidisce di fronte a una proiezione veloce, rischia seriamente di farsi male. Oppure pensiamo a una leva articolare al polso o al gomito. Se lo irrigidiamo è il momento che probabilmente lo rompiamo quindi uke non deve comportarsi come una vela bucata, dove il vento passa e non genera alcuna resistenza quindi un uke che si arrende completamente alla tecnica senza far lavorare il compagno. Né deve essere come quella vela che non prende completamente il vento e la barca rallenta e non si muove correttamente, cioè lascia rigida almeno una parte del corpo sia perché rischia di farsi male sia perché il compagno non può studiare. Uke deve accettare completamente il movimento del compagno affinché la tecnica possa essere eseguita perfettamente e lui eviti ogni danno fisico. Allo stesso modo nella nostra vita. Se di fronte alle difficoltà, se di fronte a una aggressione, verbale o fisica, ci irrigidiamo, se non accettiamo di affrontarla anima e corpo, se resistiamo, rimandiamo, fingiamo di non vederla se è un impegno che non vogliamo assolutamente assumere, non sarà facile procedere. Le difficoltà possono essere affrontate solo nel momento in cui abbiamo fiducia che possiamo superarle. Quello è il momento in cui ci entriamo dentro e in qualche modo risaliamo. Quindi nel momento in cui abbiamo qualcosa che proprio non ci piace, qualcosa di inaspettato, qualcuno che non ci tratta come vorremmo, o peggio ancora una vera e propria aggressione, non reagiamo irrigidendoci, non reagiamo ignorandola, non reagiamo come se fossimo una vela bucata o una vela che non prende il vento. Entriamoci anima e corpo fidandoci di noi stessi e accettiamo di almeno provare a superarla. E nel momento in cui diciamo: come posso gestire questa cosa, diciamo a noi stessi, beh se il vento oggi gira così proviamo ad essere la vela giusta per questo vento. E voi come vi comportate di fronte alle difficoltà? Siete come una vela bucata? Vi arrendete, dite: “mah facciamola passare sta cosa, va’”! perché a volte ci sembra la strategia più semplice ma a lungo andare non ci rappresenta veramente, ci fa sentire che stiamo arrendendo. Oppure siete quelli che pensano di prendere bene il vento ma la vostra vela resta rigida e non accettate completamente la situazione in cui vi state trovando. Fatemelo sapere perchè dopo 15 anni di esercizi quotidiano ancora mi stupisco del perché non riesco a essere un buon uke fuori dal tatami. Sì, sul tatami riesco ad accettare bene la tecnica ma fuori la vita quotidiana è piena di punti oscuri, è una pratica che non finisce mai. Commentate il post del podcast su Instagram con le vostre esperienze e fatemi sapere come vi comportate di fronte alle difficoltà. E non dimenticate di mandarmi un DM sempre su Instagram in modo che possiamo sviluppare insieme i prossimi episodi. Come sapete questo podcast è un pretesto pe creare una opportunità di dialogo quindi vorrei davvero che i contenuti fossero creati insieme e fossero davvero espressione di quello che voi pensate. Instagram page ritsu_aikido. Grazie per essere stati con me e al prossimo episodio. 

Intro
Ma che significa essere una vela?
Essere una vela sul tatami
Essere una vela nella vita quotidiana
Outro