The Ritsu's vibez Podcast

Aikido mindset: impara a gestire il panico e gestisci le tue paure PART 2

December 18, 2023 Ritsu Aikido Season 1 Episode 12
Aikido mindset: impara a gestire il panico e gestisci le tue paure PART 2
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Aikido mindset: impara a gestire il panico e gestisci le tue paure PART 2
Dec 18, 2023 Season 1 Episode 12
Ritsu Aikido

Chi di noi non ha paura? Chi di noi non vive momenti di panico? Non serve essere attaccati di notte, la paura fa parte della nostra vita quotidiana e il panico si manifesta anche banalmente ricevendo un messaggio sul cellulare.
La mia esperienza di mediatore e di Aikidoka mi hanno permesso di studiare a fondo la paura e lavorare sulla sua gestione.
Nello scorso episodio abbiamo parlato dei riflessi del panico, fight, flee e freeze e di come si manifestano nelle nostre vite. Di come la paura sia parte integrante delle nostre giornate e ci influenza sotto moltissimi aspetti. Di cosa siano gli automatismi servili e padronali e come usarli a vostro vantaggio.
E del Color Code of Mental Awareness, il codice militare che serve per identificare il nostro livello di preparazione e consapevolezza davanti a situazioni impreviste (e basta attraversare la strada per vivere una situazione imprevista)!

Oggi, finalmente, vi illustrerò 5 esercizi super efficaci per controllare le nostre paure. 
E tanto per condividere tutto, vi racconterò la mia tragica esperienza coi funghi...eh sì, che devo fare...alcune paure mica è detto che abbiano un senso!

Godetevi questo episodio, per me molto complesso, perchè pieno di riferimenti personali. Anche l'editing è meno accurato del solito ma volevo che le mie reazioni fossero il più naturali possibile.
 
Commentate con la vostra esperienza il post dell'episodio su Instagram e mandatemi un DM con suggerimenti per i prossimi episodi https://www.instagram.com/ritsu_aikido/

E se siete a Roma, vi aspettiamo per imparare a gestire la paura sul tatami! Tutte le info qui: https://kohakuaikidoroma.com/

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Train hard, live soft!

Per approfondire:
Zanshintech: la prima arte marziale digitale. Tutte le info qui https://zanshintech.it/
Color code of mental awareness: nell'addestramento militare e nell'insegnamento di alcune arti marziali si fa riferimento al Colour Code of Mental Awareness (Codice di colori dell'Allerta) teorizzato dal colonnello John Cooper (1920-2006): si tratta di un sistema per identificare con un colore ogni stadio dell'attenzione e per imparare a mantenere alto il livello di allerta nella vita di tutti i giorni
Riflessi del panico: fight, flee o freeze si manifestano in situazioni di forte stress emotivo e psicologico

Show Notes Transcript Chapter Markers

Chi di noi non ha paura? Chi di noi non vive momenti di panico? Non serve essere attaccati di notte, la paura fa parte della nostra vita quotidiana e il panico si manifesta anche banalmente ricevendo un messaggio sul cellulare.
La mia esperienza di mediatore e di Aikidoka mi hanno permesso di studiare a fondo la paura e lavorare sulla sua gestione.
Nello scorso episodio abbiamo parlato dei riflessi del panico, fight, flee e freeze e di come si manifestano nelle nostre vite. Di come la paura sia parte integrante delle nostre giornate e ci influenza sotto moltissimi aspetti. Di cosa siano gli automatismi servili e padronali e come usarli a vostro vantaggio.
E del Color Code of Mental Awareness, il codice militare che serve per identificare il nostro livello di preparazione e consapevolezza davanti a situazioni impreviste (e basta attraversare la strada per vivere una situazione imprevista)!

Oggi, finalmente, vi illustrerò 5 esercizi super efficaci per controllare le nostre paure. 
E tanto per condividere tutto, vi racconterò la mia tragica esperienza coi funghi...eh sì, che devo fare...alcune paure mica è detto che abbiano un senso!

Godetevi questo episodio, per me molto complesso, perchè pieno di riferimenti personali. Anche l'editing è meno accurato del solito ma volevo che le mie reazioni fossero il più naturali possibile.
 
Commentate con la vostra esperienza il post dell'episodio su Instagram e mandatemi un DM con suggerimenti per i prossimi episodi https://www.instagram.com/ritsu_aikido/

E se siete a Roma, vi aspettiamo per imparare a gestire la paura sul tatami! Tutte le info qui: https://kohakuaikidoroma.com/

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Per approfondire:
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Color code of mental awareness: nell'addestramento militare e nell'insegnamento di alcune arti marziali si fa riferimento al Colour Code of Mental Awareness (Codice di colori dell'Allerta) teorizzato dal colonnello John Cooper (1920-2006): si tratta di un sistema per identificare con un colore ogni stadio dell'attenzione e per imparare a mantenere alto il livello di allerta nella vita di tutti i giorni
Riflessi del panico: fight, flee o freeze si manifestano in situazioni di forte stress emotivo e psicologico

(0:00) Reels velocissimi, risposte velocissime. Non abbiamo tempo da perdere, siamo (0:05) disposti a dedicare solo qualche secondo se otteniamo un valore immediato in (0:08) cambio, che sia svago, educazione, divertimento, tutorial, ma la soddisfazione (0:13) deve essere istantanea. Ogni volta che apro i social rimango impressionata da (0:19) come i contenuti vengano proposti velocemente per essere certi di catturare (0:24) l'attenzione del pubblico prima che scappi a vedere il prossimo video.

(0:29) Attenzione però, la soddisfazione e la felicità sono due cose completamente (0:33) diverse. Possiamo ottenere così tanti vantaggi da scoppiare e sentirci comunque (0:39) vuoti. La cura di sé, la comunicazione fra esseri umani, il sentirsi capiti, (0:43) ascoltati, il fare insieme, il progettare insieme.

Se cercate valore immediato, (0:49) là fuori c'è un'offerta infinita sui social media. Se volete riprendervi un (0:53) pezzettino di voi stessi ogni giorno, lentamente, senza strategie, senza (0:57) do-to-des, solo idee e ascolto, allora fermatevi qui e parlate con me. Perché con me? (1:04) Perché ho scoperto la metafora perfetta per guardare la nostra vita di (1:07) tutti i giorni da una prospettiva diversa e questa metafora sono le arti (1:11) marziali, l'Aikido.

L'Aikido si pratica anche seduti alla (1:14) scrivania, è una forma mentis. Lasciatelo entrare nelle vostre vite e uscite dal (1:18) vortice. Di fronte avete solo voi e quello che ancora di voi non sapete.

(1:28) Nello scorso episodio abbiamo parlato della paura e del panico, abbiamo (1:34) descritto i riflessi del panico, abbiamo illustrato il color code of mental (1:38) awareness e abbiamo visto insieme gli automatismi servili e padronali. (1:44) Soprattutto abbiamo visto come il panico e la paura possano influenzare e (1:48) letteralmente cambiare la nostra vita e renderci prigionieri di un vero e proprio (1:54) vincolo. Fortunatamente però esistono degli (1:57) esercizi estremamente efficaci per imparare a controllare la paura e il (2:02) panico.

Come vi dicevo nello scorso episodio questi esercizi sono 5 e (2:07) possono essere applicati in ogni situazione nella nostra vita di tutti i (2:11) giorni. Vediamoli insieme uno per uno. (2:26)

Il primo passo è prendere dei respiri profondi e concentrarci nel calmare la (2:32) mente e il corpo. È evidente che tutto parte sempre dalla respirazione. Il (2:36) controllo del respiro è tutto. Una respirazione profonda aiuta ad abbassare (2:41) la frequenza cardiaca, rilassa i muscoli, centra i pensieri. Ora, su questo ho (2:46) intenzione di dedicare diversi episodi a delle tecniche di meditazione che per me (2:50) sono efficacissime e sono anche applicabili in contesti di vita (2:53) quotidiana, quindi non richiedono magari uno spazio fisico dedicato. Perciò (2:59) rimanete sintonizzati perché magari troverete l'esercizio perfetto per voi. 

(3:03) Secondo step è importante riconoscere le nostre paure. (3:07) Dobbiamo identificare le cause profonde delle nostre paure e cominciare a (3:12) comprenderle e affrontarle nella maniera più efficace. Ora, è chiaro che il panico (3:17) si può manifestare in una situazione improvvisa, quindi quando qualcuno ci (3:20) aggredisce, si può manifestare appunto online in maniera subdola oppure si può (3:25) manifestare a seguito di esperienze traumatiche che abbiamo fatto nelle (3:28) nostre vite, quindi diciamo è diverso l'approccio che possiamo avere. Però un (3:34) esercizio molto interessante è scrivere le nostre paure su un foglio e cercare di (3:40) analizzarle in modo obiettivo.

Faccio un esempio che sembra una (3:43) cavolata ma non è una cavolata. Non so perché, o meglio un parte lo so, però (3:48) insomma non vorrei prendere tangenti psicologiche in questo caso, ma io non (3:54) mangio i funghi. Perché? Boh. Eppure mio nonno era una guardia forestale e ne ho (3:58) mangiati una quantità industriale. Adesso non so perché ho paura che appena (4:02) mi mangio un fungo mi voglio belenata. Mi prendono tutti per il culo, inutile dirlo. (4:06) Però non ce la posso fare. Penso: "ecco lo so, questo è il fungo che mi ucciderà, quello (4:11) velenoso". "Ah ma come? Ma sono gli champignon che vendono al supermercato!" E io: "non ti preoccupare (4:15), hanno fatto un errore e quell'errore lo sto beccando io". C'ha un (4:19) senso questa cosa? No. E' figlio di esperienze traumatiche che ho fatto nella (4:24) mia vita? Sì, probabile. E' una situazione improvvisa? No. Eppure è panico puro. Io vado (4:31) al ristorante e mi fanno: "oh signora, tagliatele i funghi porcini oggi". E io: "ahahah....che bello". Comincio a (4:40) pensare alla scusa fantastica che posso usare per rifiutare. Se non posso rifiutare (4:45) dico, ah, no eh. No, cioè no.

Ora, perché? L'esercizio per me dovrebbe essere prendere (4:52) un foglio, scrivere, ho paura di mangiare i funghi, e poi scrivere le motivazioni (4:58) secondo le quali, secondo me, ho paura di mangiare i funghi, e poi anche, cosa mi (5:04) succede se mangio i funghi razionalmente parlando? Morirò? Quante percentuali ci (5:10) sono per cui io posso oggettivamente morire mangiando dei funghi? Al massimo (5:15) posso avere una indigestione. Però razionalizzare la nostra paura è il (5:20) primo passo per controllarla.

Quindi provate a immaginare voi stessi (5:23) aggrediti in una situazione improvvisa. Qual è il riflesso del panico prevalente? (5:28) Perché scegliereste questo? Dopodiché, provate a immaginare voi stessi nelle (5:32) relazioni online. Cosa vi fa paura? Come reagireste di fronte a un attacco? E (5:38) perché reagireste così? Provate a pensare voi stessi nelle paure (5:42) della vostra vita quotidiana. Perché vi fanno paura? E sono effettivamente cose (5:47) paurose? O è la nostra testa? Provate a fare questo esercizio, dividete (5:51) proprio in tre quadranti. Voi e la vostra presenza online. Voi e le situazioni (5:56) improvvise incontrollabili. Voi e le paure quotidiane. (5:59) Scrivete perché avete paura, se queste paure sono razionali e quale riflesso del (6:05) panico è prevalente. Poi rileggete e scoprirete un sacco di cose interessanti (6:10) su voi stessi e sui vostri comportamenti. 

Un'altra tecnica veramente efficace è (6:15) riformulare i pensieri ed è figlia dell'esercizio precedente. Invece di (6:20) soffermarci su pensieri negativi e paurosi, sostituiamoli con pensieri (6:23) positivi. Muoio se mangio i funghi? Ma no, sicuramente no. Al massimo faccio (6:28) un'esperienza culinaria fantastica. Quindi provare a girare in positivo le (6:33) esperienze di negative, di panico che potremmo vivere, cercando quindi di (6:38) motivarci. Visualizziamo noi stessi affrontare con successo le nostre paure (6:43) e immaginiamo come ci sentiamo a superarle e l'impatto positivo che avrà (6:47) sulla nostra vita. Questo vale anche per un'aggressione. (6:49) Immaginiamo di superarla positivamente. Valutiamo come ci sentiamo, quale elemento (6:55) per noi è predominante. Poterlo raccontare agli altri? Potermi sentire (6:59) fortissimo? Potermi sentire fortunato? Poter tornare dai miei figli? (7:03) Ci sembra una sciocchezza ma ognuna di queste cose può essere declinata in (7:08) decine di migliaia di modi diversi. Anzi, veramente può essere declinata in tanti (7:11) modi quanti sono gli esseri umani. Scoprite quello che riguarda voi nello (7:17) specifico. 

Altra cosa, cercate supporto dagli altri. Io quando mi trovo in queste (7:21) situazioni un po' così, so sempre che ho qualcuno che lo sa, che mi guarda con (7:25) l'occhio come per di, francè, ma perché sei così, però sta anche lì, mi rende la mano e (7:29) mi dice tranquilla, dai dai dai, mu ti aiuta dai, mu prendiamo un altro piatto, va, per stavolta (7:34) vi diamo i funghi. C'è sempre qualcuno che mi supporta perchè lo so, ce la posso fare, è la (7:38) mia debolezza, lo sanno. Un pò mi prendono in giro, un po' mi aiutano ma non sapete (7:41) quanto mi sento meglio...Anche quando decido di mangiarmi i funghi, il fatto (7:46) che qualcuno sia lì e mi dica: "io lo so, non ti giudico (7:50), lo so e basta, sto là per te" fa tantissimo.

Suggerimento extra: questo è (7:56) pò hard core nel senso che appunto sono io la prima cheha paura di metterlo in (8:00) pratica: affrontiamo le nostre paure che in soldoni per me significherebbe: mangia (8:05) i funghi...aiuto; però in realtà le paure come vanno affrontate: un pezzettino per (8:10) volta. Abbiamo paura delle altezze? Vabbè magari non dobbiamo far benji jumping il giorno (8:14) che decidiamo di affrontare le nostre paure ma per esempio prendiamo un (8:19) scensore fatto solo a vetri e saliamo al secondo piano,  scendiamo,  settimana dopo (8:23) saliamo al quinto e scendiamo,  settimana dopo scendiamo al decimo e prima o poi (8:28) arriviamo pure al benji jumping. Si tratterebbe di affrontarle un passetto (8:31) per volta. Però, ve lo dico, lo dico è veramente tanta roba nel senso che se qualcosa ti (8:35) crea panico è difficilissimo da applicare ma chi di voi fosse brave (8:40) abbastanza da farlo sapete che vi stimo tantissimo e sarei onoratissima di avere (8:45) feedback su questo.

La vostra esperienza condividetela sul post dell'episodio su (8:50) instagram perché mi interesserebbe veramente tanto sapere come avete (8:54) gestito la situazione.

Ovviamente queste situazioni sono le stesse che (9:00) sperimentiamo anche nell'aikido perché non esiste un'aikidoka che inizi a (9:04) praticare senza paura di cadere. L'aikido è una disciplina in cui si cade in (9:09) maniera acrobatica, molto spesso si cade di spalle senza guardare cosa c'è dietro e (9:14) la nostra schiena è il punto di appoggio delle nostre cadute. Ora ditemi fra (9:19) coloro che non praticano Aikido quanti di voi si sentono perfettamente rilassati a (9:25) ricevere uno spintone gigante che ti fa andare di schiena all'indietro...penso (9:28) nessuno, quindi dobbiamo mettere in campo parecchio coraggio per imparare a cadere (9:33). Ripetiamo però gli stessi esercizi ogni giorno per anni e poco a poco guadagniamo (9:37) fiducia nel nostro corpo nella nostra mente fino a che lo facciamo senza (9:40) nemmeno rendercene conto. Allo stesso modo cercate di implementare queste (9:44) strategie nella vostra vita quotidiana e cercate di ragionare sui vostri riflessi (9:48) del panico perché avete perfettamente il potere di padroneggiare le vostre (9:52) paure e vivere una vita libera dai vincoli che i riflessi del panico causano (9:57).

Commentate il post dell'episodio su instagram e lasciatemi la vostra (10:01) esperienza, la vostra esperienza sugli esercizi se li avete applicati, la (10:04) vostra esperienza su quali sono i riflessi del panico prevalenti per voi (10:08) e lasciatemi un dm in cui mi proponete nuovi argomenti per i prossimi episodi (10:14) in modo che possiamo sviluppare i prossimi contenuti insieme (10:17) sapete che è la cosa che per me è più importante grazie per essere stati con (10:22) me e al prossimo episodio,

Intro
Esercizio 1 per gestire la paura : la respirazione
Esercizio 2 per gestire la paura: riconoscerla
La mia tragica esperienza personale: i funghi
Esercizio 3 per gestire la paura: riformulare i pensieri
Esercizio 4 per gestire la paura: chiedere aiuto
Esercizio extra per gestire la paura: affrontarla
La paura nell'Aikido